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nessuno, niente da vedere niente da nascondere (2002)
Qualunque sia il livello di ingresso cercato dal viaggiatore, l’arrivo è sempre un processo di “identificazione”: il viaggiatore identifica il luogo e il luogo identifica il viaggiatore che si trova ai suoi cancelli. (E. J. Leed)
Nessuno è un’allusione, forse provocatoria, ad un archetipo: Odisseo (Oudeis) che al termine del suo incessante vagabondare si ritrova e ri-conosce.
Il container è il tramite di un viaggio di segno opposto, “luogo di scomparsa” e di trapasso, al cui interno si consuma la mortificazione del corpo e la perdita irrimediabile di un senso di appartenenza.
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